
Il cavaliere dei tuoi passi
Su una melodia di voci francesi
alla buvette, su la rue de les cerimonies
in veranda
la vita è tranquilla, la vita non è altro
che lo sguardo del cavaliere
mentre mescola la cioccolata calda con i suoi pensieri
e gli occhi sembrano riempirsi
di calore, e gli occhi sono sul punto
di lacrimare.
E gli occhi sono nebbia mentre le mani
e gli occhi sono chiusi mentre le labbra
e gli occhi sono altrove mentre il respiro
si spezza.
Il cavaliere dei tuoi passi
si arrampica su per le scale
e sapevi di non essere un tempio cristiano
né la sinagoga, sapevi di tutto questo
ma il cavaliere ti prende per mano
ed il tempio e la sinagoga non sono che ruderi
allo splendore della tua maison che lui chiama allumeuse.
Il cavaliere è in silenzio, ti guarda e non parla.
Il silenzio è un dono degli angeli, le corde sono tese
mentre la voce non riesce a frantumarsi in parole.
E le parole sono nebbia mentre le mani
e le parole sono indistinte mentre le la labbra
e le parole sono un’alcova per il pensiero mentre
si spezza.
Lui ti suggerisce calembour
ed anche se non era quello che intendevi
resti inchiodata alla sua voce intima e cantilenante.